La presidente di Auser Viterbo-Viola del pensiero Rita Squarcetti ha deposto una corona di fiori sulla lapide in piazza Gramsci, a Viterbo, ai piedi delle mura, alla presenza del senatore Sergio Pollastrelli, del prefetto Gennaro Capo, di Lina Delle Monache in rappresentanza della Provincia, della sindaca di Viterbo Chiara Frontini e di associazioni del volontariato della città di Viterbo.
La lapide ricorda la rappresaglia nazista contro inermi cittadini. In quel luogo, l’8 giugno 1944, vennero trucidate tre persone. Due erano uomini, cittadini viterbesi: Pollastrelli Giacomo e Telli Oreste. La terza era una donna, “una donna – dice la lapide – rimasta sconosciuta”. Nessuno ha mai saputo chi fosse, di lei è certo solo l’epilogo tragico, analogo a quello di migliaia di donne rimaste sconosciute.
Auser Viterbo è da sempre impegnata nella trasmissione della memoria e nella difesa dei valori di tolleranza, rispetto del diverso, solidarietà per i deboli, attenzione verso i più fragili e ogni anno dal 2015 commemora quel triste evento.
Dopo una breve introduzione della Presidente ha preso la parola il Senatore Pollastrelli, testimone oculare dei tragici fatti del 1944 a Viterbo. Dana Koutos, la studentessa dell’istituto Oriuoli, vincitrice del primo premio dell’annuale concorso Auser “La donna rimasta sconosciuta” ha espresso parole di ringraziamento. Daniele Colonna ha portato un messaggio da parte dell’ANPI. ci sono stati preziosi interventi del Prefetto S. E. Gennaro Capo, della rappresentante della Provincia di Viterbo, Lina Delle Monache, della Sindaca di Viterbo Chiara Frontini, che si è impegnata a istituire questa giornata come giorno commemorativo della città di Viterbo.
Hanno dato il loro contributo il Presidente della Consulta del volontariato, nonché storico socio Auser, Raimondi Raimondi e altri consiglieri comunali.